Posto il fatto che il viaggio più bello è sempre il prossimo, in tanti ci chiedono quale sia il luogo più bello in cui siamo stati, l’esperienza più incredibile che abbiamo vissuto, insomma di fare un nome, di mettere in fila.
Ahinoi, non riusciamo mai a dare una risposta unica: è praticamente impossibile fare il gioco della torre e decidere tra, non so, la prima volta che abbiamo visto la cima dell’Everest del Campo Base tibetano e una notte passata a chiacchierare con viaggiatori nel deserto dell’Iran Centrale.
Ma possiamo fare qualcosa di diverso: vi diamo 10 ispirazioni, in ordine sparso, perchè possiate trovare quello che fa più per voi, e poi – chissà – che vi spinga a fare le valigie.
Bene, partiamo.
Altitudine media 4 mila metri. Natura incontaminata e respiro molto affannato. Non è una passeggiata e richiede fatica, spirito d’adattamento e tanti polmoni.
Ma quello che vedrete non ve lo toglierete più di dosso, promesso.
In fondo, non sarà mica un po’ di sudore a fermarci vero?
(Leggi il nostro articolo sul trekking in Perù)
Pericoloso? Tutt’altro.
Più che altro diremmo: divertente, illuminante. Muoversi con l’autobus è il modo migliore per conoscere gli iraniani, questo stupendo, incredibile popolo che non dimenticheremo mai.
Buttate le vostre paure e salite sul prossimo bus verso il deserto.
Se poi volete maggiori consigli: qui trovate la nostra esperienza per l’Iran Centrale
Arrivare non è una passeggiata, per questioni burocratiche principalmente. Vi chiediamo un favore: non datevi per vinti e andate avanti nonostante tutto.
Le persone, quei monasteri senza tempo, paesaggi senza una fine, la religione onnipresente in ogni aspetto della vita quotidiana. (abbiamo parlato del Tibet in questo articolo)
È veramente un luogo dello spirito, senza esagerazioni. Può cambiarvi la vita.
Non sappiamo se fosse più il freddo nell’estremo nord norvegese o il verde così acceso sopra le nostre teste a darci quella vertigine.
Intendiamoci, il freddo è capace di rendere insensibili ogni centimetro del corpo in pochi minuti.
Ma quel cielo ragazzi, dovreste vedere quel cielo, da rimanere col naso all’insù per ore e ore.
(Leggi il nostro articolo sul viaggio nell’estremo nord norvegese)
L’isola già da sola è un capolavoro della natura. O un luna park per chi ama il trekking e l’avventura come noi.
A questo aggiungici un fuoristrada per raggiungere i posti più remoti e ottieni la ricetta perfetta per un viaggio indimenticabile.
Se sei interessato, leggi il nostro resoconto sull’Islanda.
Sentirsi come Lawrence d’Arabia a scorazzare a dorso di cammello per uno spazio di cui non vedi la fine, duna dopo duna, sotto ad un cielo talmente vasto che sembra abbracciarti.
Ti sembra di entrare in una dimensione parallela, il tempo rallenta, lo spazio si dilata.
Un miraggio.
(Leggi il nostro articolo sul viaggio in Giordania)
Mettiamola così, state entrando in uno dei deserti più grandi al mondo. Per chi ama i numeri, parliamo di 10.582 km² di distese bianche accecanti.
Ma non è solo il deserto a fare l’esperienza, è tutto quello che incontrerete nel frattempo: lagune colorate, fenicotteri rosa, luoghi selvaggi da lasciare a bocca aperta.
(Leggi il nostro articolo sulla nostra avventura nel Salar)
Il solo viaggio per arrivare (2 giorni di fuoristrada partendo da Lhasa, per territori di una bellezza rara) vale il viaggio.
Arrivare poi a vedere il Tetto del Mondo, lì, così vicino eppure così lontano, al tramonto, oppure alla luce delle stelle, è un’esperienza che vi garantiamo vi porterete dietro per sempre.
(Leggi il nostro articolo sul viaggio in Tibet)
Andare in Nepal e non provare a fare trekking è veramente un peccato. Anche chi non si avventura abitualmente per sentieri di montagna dovrebbe provare in questa terra. Noi abbiamo optato per un tragitto un po’ diverso dal solito che consigliamo solo a chi è motivato veramente.
Ad ogni modo, tanta fatica, sudore (pioggia, se andate d’estate) e spirito d’adattamento: ma noi siamo viaggiatori e non ci spaventano queste cose, giusto?
(Leggi il nostro articolo sul nostro trekking in Nepal)
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